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Dec 11, 2023Liked by Gog Edizioni

Sul limite ontologico determinato dal possesso del pene siete rimasti un pochino indietro, perché nel dibattito pubblico la donna è stata espropriata del suo specifico ontologico. Ed è avvenuto con l'assenso del femminismo militante.

Cos'è una donna, esserlo veritativamente?

Ti diranno anche loro, le femministe, che non coincide più con la definizione di "essere umano adulto di sesso femminile", cosicché Raimo può esserlo, pene e tutto.

E anche tu, io, Vladimiro e il Presidente del CSM. Se ci va, se lo affermiamo e lo vogliamo.

Con Tarsky potrermmo rispolverare le basi del realismo epistemologico: "X è una donna solo ed esclusivamente se X è una donna" e non per la verosimiglianza del suo apparire donna, né per ciò che X sente o decide. E neppure per il consenso della comunità sulle sue statuizioni e volizioni.

Ma Tarsky dialogava con Popper e sono entrambi piuttosto morti. Sicché non possono scolpire enunciati a La7. Dal che ulteriormente discende che non esistono, e in qualche misura (crescente) non sono mai esistiti. Sono proiettati verso il traguardo della retrodisesistenza, come l'intera cultura e tradizione occidentale, e il nostro essere uomini e donne.

Quidni, sì. Avete fatto centro, la donna è in corso di superamento, e si affaccia alla parabola nullificante che ha evaporato il proletario come soggetto specifico.

Solo che è molto peggio di quanto avete detto.

ciao.

M.

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